Dott. De Cecco, perché avete deciso di automatizzare la farmacia?
Prima di tutto, per la gestione delle referenze. Oggigiorno in farmacia bisogna gestire una quantità di prodotti incredibilmente alta e a volte capitava di non riuscire a trovare una determinata confezione tra i numerosi cassetti o di impiegarci davvero tanto tempo, fatto che ovviamente si riflette sulla qualità del servizio.
Inoltre ci ha attirato molto il fatto di avere un robot che ci permettesse di gestire in automatico le scadenze, liberandoci quindi da un’incombenza non gratificante ma molto importante.
Perché avete deciso di affidarvi a Pharmathek per l’automazione?
Avevamo fatto un confronto tra i magazzini automatizzati dei principali fornitori sul mercato e la soluzione Pharmathek era tra le migliori. Ma oltre al robot di per sé, abbiamo valutato anche altri fattori. Il primo era di tipo economico: l’assistenza di Pharmathek risulta economicamente più vantaggiosa rispetto agli altri fornitori e questo sicuramente non è un aspetto da trascurare.
Poi abbiamo valutato il fattore umano: ci siamo trovati molto bene con il consulente di zona, che ci ha convinto sia del robot che della serietà dell’azienda.
Infine, l’idea di automatizzarci è nata in occasione della ristrutturazione della farmacia che avevamo già deciso di realizzare con Th.Kohl. Poiché Th.Kohl e Pharmathek fanno parte dello stesso gruppo, scegliere Pharmathek significava affidare tutto a un unico fornitore e realizzare un progetto di arredo e automazione perfettamente integrato.
Cos’è cambiato da quando è stato installato il robot?
Vi è una migliore gestione degli spazi, delle referenze e delle scadenze. In particolare, l’assistenza di Pharmathek permette la lettura automatica delle scadenze al 100%. Può capitare infatti che il robot non riesca a leggere alcune scadenze. In questo caso, il robot manda all’assistenza le foto delle referenze di cui non è riuscito a leggere in automatico la scadenza, la quale provvederà ad analizzare le foto, a leggere la data e a inserirla manualmente nel database del robot. Questo aggiornamento avviene quindi senza che ci sia alcun intervento da parte del farmacista.
Voi avete deciso di personalizzare il robot anche dal punto di vista estetico. Perché questa scelta?
Dal punto di vista estetico, abbiamo deciso di optare per un rivestimento del robot di colore nero perché, visto che è stato installato retrobanco, in questo modo si integrava perfettamente con il progetto di arredamento ispirato allo stile del bianco e nero.
Poi, su suggerimento del consulente, si è deciso di mettere l’interno del robot in vetrina: i passanti ora possono vedere dalla strada i due manipolatori del robot mentre prelevano e consegnano le referenze al banco. Una scelta che si è rivelata molto apprezzata.